Vernissage alla Caravella Camp Resort. Un Incontro di Arte e Cultura a Procida
Sebastiano Cultrera – La serata della scorsa settimana alla Caravella Camp Resort ha segnato un bel momento per la ricettività turistica di Procida. Dopo anni, l’isola può finalmente vantare una struttura molto ampia e qualificata all’altezza delle esigenze di un turismo sempre più strutturato.
Il poliedrico Davide Gatta, presidente di Nuove Frontiere Lavoro e anima visionaria del progetto di glamping a Procida, ha aggiunto un’altra gemma alla sua collezione di iniziative innovative. Ha deciso di arricchire gli spazi aperti della sua struttura con sculture artistiche di grande impatto, per una esposizione.
Il vernissage dello scultore Luigi Tirino è stato un evento di notevole interesse artistico, sottolineando la dimensione culturale con cui ogni attività economica sull’isola deve, volente o nolente, confrontarsi. La Caravella Camp Resort si è rivelata l’ambiente ideale per accogliere l’opera di Tirino, un artista riservato e quasi schivo, che riesce a trasmettere attraverso i materiali metallici le sue riflessioni su spazio, tempo e, in ultima analisi, sulla vita stessa.
All’ingresso, siamo accolti dal “Clone,” una scultura alta quasi due metri che rappresenta un uomo a grandezza naturale. Quest’opera suggerisce l’idea dell’uomo come “pezzo di ricambio,” capace di rigenerare meccanicamente la propria vita, ma forse a rischio di perderne il significato. L’ambivalenza è una costante nelle opere di Tirino, che esprime la dualità e le sue contraddizioni attraverso vari mezzi: l’uso di materiali diversi o lavorazioni contrastanti, la scelta di colori opposti o il gioco di forme differenti.
La bottega dell’artigiano, del fabbro, è l’origine immanente del suo lavoro artistico. La collaborazione con l’architettura sperimentale di Nicola Pagliara e il design visionario di Riccardo Dalisi ha affinato l’espressione artistica di Tirino, la cui produzione recente conserva un tratto semplice e chiaramente comprensibile. La piccola opera in bronzo e acciaio dedicata all’isola di Procida rappresenta San Michele Arcangelo. Essa ripropone, in poche linee essenziali, una dualità di colori e materiali. È una sintesi che richiama la stessa dualità che l’arcangelo guerriero ha rappresentato nella storia della cristianità: difendere sì l’amore universale, ma con la spada sguainata contro il principe delle tenebre.
In sintesi, una mostra di grande livello, ben proposta in un ambiente in continua evoluzione, che promette ulteriori miglioramenti e una sempre migliore integrazione nella comunità procidana. La Caravella Camp Resort si sta affermando come un punto di riferimento e come una best practice del turismo sostenibile sull’isola di Procida.
Anche per questo motivo c’è stato il riscontro della partecipazione delle istituzioni locali, dal Sindaco Dino Ambrosino, agli assessori Carannante e Lauro, al Comandante dei Vigili Urbani, che hanno rimarcato proprio gli aspetti di sostenibilità ambientale e turistica di iniziative del genere. L’occhio esperto del professor Nico Granito ha fatto comprendere agli astanti molte degli aspetti artistici della mostra, che pure l’artista, per nella sua schiva proposizione, aveva declinato.